La tecnica del disegno su legno attraverso la pirografia può permettere di dilettarsi in un passatempo interessante e allo stesso tempo che può rendere dei semplici oggetti, ricordi indelebili.
In questa breve guida verrà considerato l’approccio a questa tecnica analizzando disegni ed esercizi semplici, in modo che anche un principiante possa provarci con successo.
Praticare la pirografia – Il necessario:
Bisognerà procurarsi almeno all’inizio un disegno guida su carta lucida o carta normale abbastanza semplice, una tavola di legno (si può utilizzare anche un foglio di compensato basta che abbia uno spessore almeno di 1 cm), un pirografo, la gomma, matite con diverse durezze, un nastro adesivo per fermare gli angoli del progetto, un tratto-pen da 0,5 mm, carta vetrata di spessori diversi, righelli e squadre da disegno.
Preparare la tavola di legno con attenzione:
Con la carta vetrata di diverse grane ( 220, 320, 400), si taglieranno dei piccoli pezzi per poi passarli sulla superfice dallo spessore piu grande a quello più fine. Con l’aspirabriciole o un’aspirapolvere portatile come quelle che si usano per le auto, si rifinirà il lavoro cercando di eliminare tutta la polvere. Il consiglio dell’esperto è quello di far scivolare, come ultimo controllo, la mano sulla superficie del legno per verificarne l’effettiva uniformità.
Precauzione importante: quando legno o sughero si bruciano possono esalare delle radiazioni tossiche, sarà quindi buona norma usare una mascherina ed effettuare la lavorazione, se possibile, all’aperto o in una zona ben ventilata.
Esercizi per disegnare direttamente sul legno:
In questa descrizione si prenderà in considerazione la possibilità di pirografare una scacchiera dove assegnare ad ogni quadrato linee con inclinazioni diverse. Bisognerà procedere dividendo in riquadri la tavola di legno e per non confondersi, si potrà identificare con il nastro quelli dove non si dovrà usare il pirografo. A questo punto, sarà necessario avere già alimentato il saldatore verificando che la punta sia incandescente.
L’esercizio comincerà dal primo riquadro, con delle linee verticali, usando una punta con la quale si sfiorerà solo il legno senza fare troppa pressione. Lo scopo di questa attività è quello di fare delle linee con uno spessore il più uniforme possibile. Naturalmente sarà saggio avere un ulteriore pezzo dello stesso legno sul quale esercitarsi prima di andare a pirografare il lavoro finito.
Nella seconda fase per prendere confidenza con le venature del legno, l’esercizio sarà quello di tracciare le linee orrizzontali; per riuscire nel compito si dovrà appoggiare la punta in modo diverso, usando quindi o solo l’angolo o la parte piatta.
Come ultimo esercizio bisognerà tracciare con il pirografo le diagonali dei quadrati della scacchiera, inizialmente procedendo lentamente per cercare di mantenere una distanza costante tra una linea e l’altra. Continuando con il lavoro si riuscirà ad acquisire dimestichezza, velocità e precisione.
A questo punto si procederà con la griglia, cercando di delineare dei trattini corti, senza oltrepassare i tratti già disegnati, in modo da rimanere sempre all’interno dei quadrati della scacchiera.
Dopo aver finito di tracciare le diagonali, si potrà procedere con i trattini più corti, incrociati nelle due direzioni, verticali e orrizzontali; nel quadrato dove si effettua questo esercizio il risultato dovrebbe essere un disegno di una scala in prospettiva, il più possibile uniforme.
Come ultimo obiettivo si avrà quello di prendere dimestichezza con la pressione che la mano può determinare sulla punta. Questo tipo di tentativo sarà la base per fare, in disegni più complessi, le ombreggiature o dare l’idea della profondità.
Imparare l’utilizzo della punta piatta:
I modelli che troviamo in commercio, di solito, hanno anche la possibilità di utilizzare oltre alla punta a taglio, una punta piatta. Con le successive indicazioni si potrà capire come imparare ad usarla con efficacia.
In questo caso sarà importante posizionare e fissare il disegno marcando a penna o a matita i contorni in modo che rimanga la traccia. La punta piatta che permetterà all’utilizzatore di tirare linee lunghe. Il metodo è iniziare tracciando prima linee corte che poi diventano più lunghe, così da abituare la mano ad esercitare una pressione unifome. A questo si passerà a tracciare linee curve di ampiezza diversa, riuscendo così ad evitare di bruciare il legno in punti sbagliati. Avere un pezzo di legno per pulire la punta sarà molto utile.
Questi preparativi saranno necessari per fare, ad esempio, il disegno di un quadro. Questi esercizi saranno utili per riuscire a stare all’interno dei margini ed essere quindi precisi. Il risultato sarà una vera e propria cornice spessa, che darà l’idea di un tratto marcato ma allo stesso tempo anche più soddisfacente dal punto di vista estetico.
Questi esercizi sono quelli basilari per prendere confidenza con il saldatore, è evidente che non sarà come usare una matita o un pennello, ma con la pratica e con alcuni accorgimenti dettati dall’esperienza potremo cominciare a vedere i risultati dei nostri sforzi.
Procedura più avanzata – Usare disegni di carta lucida
Questo procedimento prevede alcuni passaggi necessari prima di passare al ricalco sul legno.
Sarà necessario prendere una matita, riportando dietro al disegno stampato sulla carta lucida gli stessi contorni della parte frontale, per fare questo passaggio si potrà utilizzare anche la carta carbone. L’obiettivo sarà riportare a specchio il disegno nella parte posteriore del foglio lucido. In questa fase non conta tanto la precisione quanto ricalcare tutte le forme, scritte, immagini che si vogliono poi imprimere sulla tavola di legno.
Fatta questa ricopiatura, si dovrà appoggiare direttamente il disegno ricalcato sulla carta lucida, sul legno, adottando l’accortezza di fermarne gli angoli attraverso il nastro isolante. Naturalmente in questa fase più si eserciterà pressione con la punta della matita, più la tavola rimarrà impressionata in maniera evidente.
Non ci si dovrà preoccupare se le prime volte sarà necessario alzare il foglio di carta lucida dalla tavola, la gomma permetterà di cancellare i tratti che risultano non allineati o fuori asse.
A questo punto si passerà all’utilizzo del pirografo, bisognerà per questi disegni più complessi, adottare le diverse metodiche descritte prima negli esercizi, le quali permetteranno di essere abili nell’utilizzo sia della punta a taglio che di quella piatta.
Le parti della traccia che prevedono delle curve dovranno essere disegnate applicando la punta piatta, che permetterà di dare spessore e profondità alla trama. Le parti dritte dello schema invece, potranno essere disegnate con la punta a taglio, ricordando di fare un sapiente uso degli angoli così da non lasciare sbavature o bruciature indesiderate.